È importante e fondamentale considerare l’agopuntura come prevenzione (come fanno normalmente i cinesi) piuttosto che cominciare il trattamento solo quando vi è la malattia, come succede normalmente nella nostra cultura occidentale.
Questo l’ho potuto constatare anche durante il mio viaggio in Cina dove molti pazienti
eseguivano delle sedute quando erano in salute così da poter rafforzare il loro sistema di base.
Grazie alla sua indubbia efficacia, testimoniata da molteplici studi clinici, curarsi con l’agopuntura è sicuro e adatto a tutti (anche ai bambini, anziani e donne in gravidanza), indolore e non presenta particolari complicazioni se non la rarissima comparsa di piccoli ematomi che nell’arco di poco tempo scompaiono.
Prima di eseguire qualsiasi trattamento nella medicina cinese è di massima importanza eseguire un’accurata anamnesi per porre una diagnosi cinese.
Questa verterà su vari aspetti della persona come ad esempio il sonno, la digestione, l’aspetto psichico, il dolore, la sete, etc.
Cerco di proporre a ogni paziente uno specifico percorso olistico, basato sulla sua patologia, sul suo quadro clinico e sulla sua unicità individuale, perché credo che solo considerando la persona nella sua interezza si possano ottenere risultati concreti e completi.
Successivamente si procederà alla seduta vera e propria di agopuntura.
Non c’è un numero preciso di sedute in quanto ognuno di noi risponde in maniera diversa al trattamento e perché sussistono diverse variabili come ad esempio la cronicità della problematica.
Il numero degli aghi varia a dipendenza della patologia del paziente e rimangono in sede per circa 25 minuti.
Gli aghi possono essere posizionati in svariate parti del corpo a dipendenza della problematica che si vuole trattare.
Alcune volte bastano anche poche sedute per avere dei risultati positivi, altre volte invece è necessario più tempo per avere risultati tangibili.
Attualmente si utilizzano aghi in acciaio monouso per chi fosse allergico all’acciaio esistono altre possibilità.